2002 (7 settembre 2002) - Teatro della Concordia
Il francobollo, emesso con valore di 0,41€., rappresenta una veduta del Teatro della Concordia a Monte Castello di Vibio in provincia di Perugia.
Il
Teatro della Concordia è stato progettato in pieno clima post rivoluzione
francese del 1789 e poi intitolato proprio a quella "concordia tra i
popoli" che si andava ricreando in Europa agli inizi dell'ottocento, quando
nove famiglie illustri del paese si diedero da fare per costruire a Monte
Castello un luogo di divertimenti e riunioni (c'era anche un caffè-salotto). La
sua inaugurazione è datata 1808, in un periodo di massimo splendore culturale,
quasi a volersi riscattare da parte dei Montecastellesi di secoli di
vicissitudini e di dominazioni subite. Il teatro, si legge in un documento
dell'epoca, "venne costruito piccolo, a misura del suo paese". Venne
poi affrescato nel 1892 dal giovane pittore Luigi Agretti, appena
quattordicenne, che si trovava a villeggiare a Monte Castello proveniente da La
Spezia, ma figlio di un perugino, Cesare, già autore delle decorazioni, del
telone e dei fondali del Teatro della Concordia. Qui l' Agretti figlio sprigionò
le sue prime espressioni artistiche. Questo "giovine venuto dal mar
Tirreno" (come recita una poesia scritta nello stesso anno 1892 dal
montecastellese Pellegrini), ha lasciato impresse nei colori vivaci dei suoi
dipinti le sensazioni della sua precoce vitalità, contribuendo anche lui ad
indicare questo luogo, attraverso la dedica rivolta al paese: "Salve ameno
colle, nostra patria", come un oasi di tranquillità.
Nel
1927 i caratanti, cioè i proprietari del teatro, fondano la società di
gestione denominata "Accademia dei soci del Teatro della Concordia".
Poi due anni dopo il teatro viene calcato anche da chi diventerà un personaggio
celebre come la cantante soprano Antonietta Stella, originaria di Todi, una fra
le migliori interpreti del repertorio verdiano. Successivamente nel 1945 il
Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio tiene a battesimo i primi
passi di un'altra grande celebrità: si trovava in quel di Todi l'allora
giovanissima Gina Lollobrigida. Qui a Monte Castello recitò in
"Santarellina" di Scarpetta, una commedia messa in scena dal regista e
direttore di scena tuderte L. Tenneroni. L' 8 aprile 1951 si tenne a teatro
"La passione di Nostro Signore" per la regia di Renato Ippoliti con
notevole successo anche per l'appassionante partecipazione degli abitanti.
Dal
1951 ad oggi il teatro è rimasto chiuso per inagibilità. Poi dal 1981 il
comune di Monte Castello di Vibio ha dato il via all'esproprio, provvedendo
così all'intervento per il restauro con un finanziamento della Cee. E solo
nel 1993, dopo sette anni di lavori (con la direzione degli architetti Paolo
Leonelli e Mario Struzzi), è stata portata a termine l'opera di restauro che
ha permesso di mantenere la stessa struttura lignea originale che sorregge i
palchetti. Infatti alle prove di carico questa si è dimostrata pienamente
rispondente ai requisiti richiesti. E così con il massimo rispetto agli
affreschi originali si è potuto riavere un patrimonio di notevole valore
architettonico. Nel giugno 1993 si è costituita la "Società del Teatro
della Concordia" con lo scopo di gestire le attività del teatro.