TAG HEUER

Autavia



Autavia, un nome che già di per se stesso evoca la simbiosi tra il mondo dell'aviazione e quello dell'automobilismo, i regni incontrastati della meccanica e delle performance.
Fin dal 1933, il leggendario cronografo di bordo Heuer Autavia equipaggia molti aerei e altrettante automobili, che proprio all'epoca stavano vivendo la loro stagione pionieristica. In quello stesso anno, ad esempio l'aviatore Willy Post effettua un giro del mondo in 121 ore, mentre il pilota Malcom Campbell stabilisce un record di velocità, facendo sfrecciare la propria vettura sperimentale a oltre 400 chilometri orari. Esattamente come questi pionieri della velocità, il cronografo Autavia sfida le leggi della meccanica, per raggiungere il massimo della precisione, visualizzata sui suoi contatori.
Ma è solo nel 1963 che questo modello appare in versione da polso. Nel 1969 poi, Jack Heuer in persona decide di equipaggiare quella che ormai è diventata una vera e propria icona dell'orologeria sportiva, con il famoso movimento Chronomatic, uno dei primi meccanismi cronografici di tipo automatico al mondo, dotato di uno speciale microrotore e di corona di regolazione posizionata a ore 9. L'Autavia incontra immediatamente i favori di personaggi che dedicano la loro vita alla velocità, come il pilota svizzero Jo Siffert, impersonato nel film ''Le Mans'' girato nel 1971 dall'attore americano Steve McQueen, anche lui grande appassionato di motori.
Oggi, a 40 anni di distanza dalla sua prima apparizione sul mercato, l'Autavia non smette di sorprendere con l'attuale riedizione: assolutamente contemporanea e curata ancora una volta da Jack Heuer (diventato nel frattempo Presidente Onorario di Tag Heuer), conserva comunque tutte le suggestioni del modello originale. All'imponenza della cassa di forma tonneau (41,2 mm di diametro), corrisponde la sobrietà di un bracciale a maglie in acciaio satinato, molto flessibile e altrettanto confortevole da indossare.
Ma la grande forza dell'Autavia è riposta nel suo movimento, il Tag Heuer Calibre 11: molto più piatto di quel Chronomatic di cui è il diretto discendente, ha una riserva di marcia di ben 40 ore. Volendo pensare sia alle prestazioni sia alla comodità di chi lo indossa, Tag Heuer ha conservato sull'Autavia le caratteristiche posizioni dei comandi: a ore 9 c'è la corona di carica e/o regolazione, a ore 2 e 4 i pulsanti di avvio/arresto del cronografo. La dotazione tecnica è completata dalla scala tachimetrica incisa sulla lunetta fissa, mentre il contatore dei secondi (a ore 3) e delle ore (a ore 9) sono di chiara e immediata leggibilità. Spiccano su due differenti versioni di quadranti, una più classica e l'altra più avanguardista: la prima, con contatori neri e lancette blu su fondo argentato; la seconda, con contatori argentati e lancette arancioni su fondo nero.
Indici e sfere sono luminescenti, datario posizionato a ore 6. La cassa è impermeabile fino a 50 metri, mentre il vetro zaffiro inscalfibile è di forma bombata.
Movimento: meccanico a carica automatica, Tag Heuer Calibre 11, riserva di marcia di 40 ore.
Prezzo: 3.000 Euro.